Concorso letterario gratuito rivolto ai giovani, promosso dal Guado, Fondazione ITS Academy e Studio Muliari. PREMIO euro 500,00
Qui il REGOLAMENTO PER PARTECIPARE: https://muliari.com/wp-content/uploads/2024/03/Regolamento-Concorso-Letterario-Marzo-2024.pdf
Il concorso ha come titolo “La fabbrica, tra mito e chimera”. La partecipazione al concorso è gratuita e riservata a tutti i giovani sotto i 23 anni non compiuti, o ai giovani sotto i 25 anni non
I primi classificati riceveranno una targa ed un premio in denaro di 500 euro. Verrà inoltre premiato, con la medesima somma, l’istituto di provenienza del vincitore della sezione riservata agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori. Inoltre, i primi classificati avranno la possibilità di presentare il loro elaborato al Padiglione Arte Giovane di Inverart edizione 2024 e l’organizzazione provvederà ad una pubblicazione contenente una selezione delle opere iscritte al concorso.
Presidente di Giuria: Francesco Oppi
Componenti: Agnese Coppola, Guido Oldani, Giorgio Seveso, Donatella Tronelli.
Responsabile organizzativo: Alessandro Muliari
Termine per la consegna degli elaborati 31 maggio 2024 (prorogata) – Partecipazione gratuita
Il nuovo logo del Premio da un’opera di Jimi Gazzosa:
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Termine per la consegna degli elaborati 31 maggio 2024 – Partecipazione gratuita
I componenti della Giuria:
Agnese Coppola nasce a Nola (NA) e si laurea in Lettere classiche nel 2004. Vive in provincia di Milano dal 2006 dove insegna presso l’Istituto Alessandrini di Abbiategrasso.
A seguito del corso di scrittura con lo scrittore e giornalista Luca Doninelli, pubblica il suo primo racconto. Curiosa, appassionata e vorace lettrice scopre, attraverso le poete arabe, il mito di Lilith che determina un’esplosione poetica e il coinvolgimento dei suoi studenti nel progetto “Io sono Lilith”. È co-fondatrice della Rivista internazionale «Tam tam bum bum» e attiva promotrice/organizzatrice di eventi culturali – poetici e artistici –, spesso in collaborazione con lo Spazio Alda Merini di Milano e con diversi Comuni. Fra i progetti realizzati: NaviglioInVersi, manifestazione poetica e artistica sulle sponde del Naviglio a Gaggiano e Ric-amati, progetto fotografico-poetico con la fotografa Romina Pilotti. Suoi testi poetici sono presenti in numerosi raccolte antologiche. Pubblicazioni: Mario in vacanze milanesi (Guerini e Associati, 2012); Nella terra di mezzo (Miolibro.it-Feltrinelli, 2012); Ho sciolto i capelli, abbracciami Frida (La ruota edizioni, 2^ ed., 2018); Specchi, con Gianni Bombaci (Raccolto, 2019).
Guido Oldani nasce nel 1947 a Melegnano (Mi), la Marignan della Battaglia dei Giganti (1515). Coltiva la discordanza culturale, pubblicando sue ricerche nella rivista scientifica “Acta Anatomica”, per poi passare a collaborare con il Politecnico di Milano, presso l’insegnamento di Tecnica della comunicazione. Suoi testi compaiono su numerose riviste, tra cui “Alfabeta”, “Paragone”, “Kamen”. E’ del 1985 la sua raccolta Stilnostro, prefata da Giovanni Raboni, dove colloca la realtà nella cornice atemporale di gerundi e participi passati. Nel 2000, partecipa al convegno “Varcar frontiere”, a Losanna, in cui attacca l’insufficiente espressione della realtà, osservata attraverso gli attriti di popoli, religioni, oggetti nella poesia. Amplia l’operazione l’anno successivo alla Statale di Milano al convegno “Scritture e realtà”. Intanto pubblica la raccolta Sapone nel numero 17 di “Kamen” (2001); in essa fa comparire la sua realtà centripeta. Collabora a quotidiani come “Avvenire”, “La Stampa” e “Affari Italiani”, a trasmissioni RAI, adatta testi per il teatro. Nel 2008, pubblica “Il cielo di lardo”, nella Collana Argani, che dirige per l’editore Mursia. Sempre per Mursia nel 2010 esce il Realismo Terminale, visione della poesia e del mondo (la natura è sempre più simile agli oggetti). Fra le antologie in cui compare, ricordiamo Il pensiero dominante (a cura di Loi e Rondoni, Garzanti); Antologia di poeti contemporanei (D.Marcheschi, Mursia 2016), Poesia d’oggi – un’antologia italiana (P.Febbraro, Elliot, 2016); Novecento non più – verso il Realismo Terminale (a cura di D.Battaggia e S.Contessini, La Vita Felice, 2016); Poesie italiane 2016 (A.Berardinelli, Elliot 2017); Luci di posizione – Poesie per il nuovo millennio (a cura di G.Langella, Mursia 2017). Nel 2014, al Salone del libro di Torino, con Langella e Salibra, dà vita al Manifesto breve del realismo terminale. Nel 2018 è uscita la raccolta “La guancia sull’asfalto” (Editore Mursia); in svedese è uscito il testo trasversale “Farfalle di cemento” (2018 – Ed. Tranan); in cinese “Mare gonfiabile” (2019), in occasione del conferimento del Premio alla carriera “1573 International Poetry Award”, quale primo autore italiano. Sulla sua opera e sul Realismo Terminale sono usciti: La faraona ripiena (a cura di Salibra e Langella, Mursia 2012); Dizionarietto delle similitudini rovesciate (a cura L.Cozzi Mursia 2014); Alla rovescia del mondo (A.Anelli, LietoColle 2008); Oltre il 900 (A.Anelli, Libreria Ticinum 2016). I suoi testi sono stati tradotti in inglese, tedesco, spagnolo, russo, arabo, rumeno, polacco, svedese, cinese, utzbeko e haitiano.
Giorgio Seveso è nato a San Remo nel 1944, da padre italiano e madre francese. Dopo gli studi compiuti tra Torino, Ancona e Savona si stabilisce a Milano nel 1969, dove lavora con Mario De Micheli e collabora come critico d’arte con il quotidiano l’Unità per oltre trent’anni. Ha pubblicato un folto numero di monografie e cataloghi dedicati a personalità e movimenti dell’arte contemporanea e ha realizzato numerose rassegne nazionali e internazionali, soprattutto sul tema del rapporto etico tra l’arte, l’uomo e la realtà. Nel 1990 ha vinto il premio “Vasto” per la critica d’arte con il libro “Moralità dell’immagine” (Ed.Riccitelli, Pescara).
Giornalista pubblicista dal 1974, collabora a numerosi periodici specializzati e culturali.
Donatella Tronelli dopo studi classici entra alla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, la più antica istituzione espositiva milanese, voluta dagli stessi artisti e inaugurata nel 1886 insieme alla sede nel Palazzetto neoclassico di via Turati, opera di Luca Beltrami. In vari ruoli, sino a quello direttivo ne è stata parte. Da quella platea ha assistito e vissuto di persona tutti i mutamenti e le inquietudini del clima culturale del secondo Novecento italiano. Ha organizzato mostre storiche, tematiche o dedicate a maestri e ne ha curato i relativi cataloghi. Ha operato anche in altre sedi, come ad esempio a Palazzo Reale a Milano, o a Savona, dove ha contribuito a creare il Museo Pertini alla Rocca del Priamar. A fine anni ’70 appoggia l’idea di aprire i “sacri” saloni della Permanente agli esordi e alle prime sfilate di alcuni “stilisti emergenti”, come si definivano allora… Armani, Versace, Missoni, Krizia e altri, poi decisamente emersi.
Francesco Oppi (Presidente di Giuria) è nato nel 1970. Grafico. Fomentatore e coordinatore di progetti culturali applicati al tessuto sociale, si è formato alla Comune del Guado e, dopo studi classici a Milano, nella Cooperativa Raccolto, di cui è stato presidente dal 2006 al 2018. Ha curato l’edizione di oltre 100 libri dal 1999, ha curato e realizzato mostre d’arte e storiche per Enti storici, Enti pubblici e fondazioni. Fondatore e direttore del Padiglione d’Arte Giovane – Inverart di Inveruno (MI), scrive poesia, compone musica e ha una produzione d’arte visiva che è il frutto di una ricerca culturale incessante e libera. E’ direttore del Guado.
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