Bros. L’esplorazione dell’arte
Testo di Francesco Oppi del 2015 (Catalogo “Dentro inverart”, per la mostra Bros/Corti)
Vandalo? Graffitaro? Writer? Lasciamo arrovellare chi vuol perdere un po’ di tempo.
Daniele Nicolosi (Bros) ha cominciato presto a intervenire, prima sui muri e poi su altre superfici spesso grandi se non enormi, con il suo segno caratteristico e con la sua intensissima sensibilità cromatica, però fin da subito il suo percorso è stato tracciato su una congenita voglia di ricerca e da una curiosità a trecentosessanta gradi: tratti caratteristici del creativo puro.
Lo conosco da circa otto anni e ho potuto seguire il sentiero d’esplorazione che ha voluto percorrere in questo periodo. Proprio un’esplorazione; ed “esplorare” è verbo e concetto che meglio lo descrive.
Qualche sosta per prendere appunti sul taccuino se l’è presa, piccola però, e poi via; avanti in un cammino costante, e a lui stesso ignoto, com’è del resto quello di ogni serio esploratore.
Bros è anche un visionario, un “visionario applicato” nel senso che, anche grazie ai suoi viaggi e alle sue esperienze di lavoro su “dimensioni ambientali”, ha coltivato e fatto maturare un senso plastico, ma anche architettonico, che di volta in volta prende sempre più rilevanza nelle sue realizzazioni grandi o anche più piccole. In questi ultimi anni si è messo alla prova con tanti materiali e tante soluzioni espressive (bi e tridimensionali), utilizzando il concetto non come fine dell’espressione artistica ma puramente come nocciolo creativo da cui trarre la prima “informazione”: in questo modo le sue opere non risultano quasi mai fredde.
Altro tratto del suo metodo di lavoro è una vera passione artigiana, forse retaggio delle origini famigliari: il contatto fisico con i mezzi, i supporti e gli strumenti; Bros ama essere presente in tutti i suoi allestimenti lasciando una traccia, appunto, ambientale che fa sconfinare l’opera oltre il suo “contenitore” che così tale non può più essere definito.
Non si tratta, dunque, di abbellire o esibire ma piuttosto di cambiare forma, cambiare la visione e la prospettiva, sua e dell’osservatore, in un’ottica di ricerca di altri orizzonti fisici ma anche sociali ed etici.
Daniele Nicolosi è un artista completo, certamente eclettico, che sperimenta sempre, e fa parte di quella tipologia di creativi che ha avuto una minoritaria presenza numerica, ma un forte impatto sulla storia dell’arte e anche su diversi aspetti della società.
(Photo credits Francesco Oppi, Karin Vettorel, Cosimo Filippini)
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È anche sexy
Ho visto tutti i post che hai fatto, sono bellissimi. Io sono bloccata in Spagna e i tuoi messaggi mi hanno riempito il cuore e sono tornata con la mente al Guado. Fanne ancora. Grazie.
Mamma
Bene Franca, obbedisco. Sto recuperando molti documenti e cose fatte. Ogni tanto è utile fare il punto. Soprattutto quando si ha tempo… Quante cose belle abbiamo fatto!
Non vedo l’ora di riprendere a poter lavorare “on the road”.
Saluta tutti. Mi manchi.
F